Uccide più del tabacco, e fa il doppio delle vittime rispetto a quanto stimato finora: il numero è di 8,8 milioni nel mondo in un anno, pari a 120 morti ogni 100 mila persone. Le sigarette, invece, uccidono 7,2 milioni di persone in un anno. Sono 790.000 le morti stimate per l’intera Europa (133 ogni 120 mila persone) in un anno (dati 2015) e 659.000 decessi per l’Unione europea a 28 (129 ogni 100 mila). La causa è l’inquinamento.
Lo dice un vasto studio pubblicato sull’European Heart Journal dal quale emerge che le morti da inquinamento sono nel 40-80% dei casi per malattie cardiovascolari (CVD), il doppio che per malattie respiratorie. Lo studio è stato condotto da Thomas Münzel, dell’Università di Mainz, in Germania: le morti da smog sono più di quelle da tabacco che, sottolinea lo scienziato, peraltro è un pericolo evitabile, diversamente dallo smog. (Continua a leggere dopo la foto)
Lo studio è stato condotto da Thomas Münzel, dell’Università di Mainz, in Germania: le morti da smog sono più di quelle da tabacco che, sottolinea lo scienziato, peraltro è un pericolo evitabile, diversamente dallo smog. Guardando ai singoli paesi l’Italia si scopre tra quelli con più vittime in Europa occidentale, dopo la Germania che ha un tasso di morte per inquinamento di 154 per 100.000 (pari a una riduzione di aspettativa di vita per la popolazione di 2,4 anni in media). (Continua a leggere dopo la foto)
In Italia si contano 136 vittime di smog per 100 mila (1,9 anni di vita persi in media), 150 in Polonia (2,8 anni di vita persi in media), 98 in Gran Bretagna (meno 1,5 anni), 105 in Francia (1,6 anni in meno di aspettativa di vita). La condizione peggiora arriva dall’Est dell’Europa, ma non tanto per l’inquinamento, quando per le condizioni di salute generale delle nazioni. (Continua a leggere dopo la foto)
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In Bulgaria, Croazia, Romania e Ucraina, per esempio, hanno un tasso di morte da smog di oltre 200 individui per 100.000 persone.
Sempre secondo lo studio condotto da Thomas Münzel sono soprattutto le particelle inquinanti, che in molti Stati dell’Ue eccedono i limiti fissati dall’Oms. Passando all’utilizzo di forme di energia pulita, concludono gli autori del lavoro, “le morti da smog si potrebbero più che dimezzare”.
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