Raffaele voleva soltanto dimagrire. Muore a 29 anni dopo averci provato

Per Raffaele Arcella, 29 anni, doveva essere l’inizio di una grandiosa estate e di una nuova vita e invece ha solo trovato la morte. Il ragazzo, originario di Caivano ma residente a Crispano, si è sottoposto a due interventi di bypass gastrico per dimagrire, ma qualcosa probabilmente è andato storto ed è deceduto lo scorso sabato, come riporta Il Mattino, all’ospedale Policlinico di Napoli. Sulla vicenda, la Procura di Nola ha deciso di aprire una inchiesta che possa fare luce sulle esatte cause del decesso del 29enne, che lascia una moglie e un figlio piccolo: da stabilire se si sia trattato di errori umani, oppure se Raffaele sia deceduto a causa di una tragica fatalità.

Nelle prossime ore, sul corpo del 29enne, verrà effettuata l’autopsia. Tutto inizia alla fine dello scorso mese di marzo, quando il 29enne decide di sottoporsi ad un intervento di bypass gastrico con l’intento di dimagrire. Viene ricoverato così alla clinica Trusso di Ottaviano, nella provincia partenopea, dove subisce l’intervento di bypass gastrico lo stesso giorno. (Continua dopo la foto)


Le sue condizioni di salute, però, si aggravano improvvisamente: il 29enne accusa febbre alta e problemi respiratori, tanto che i medici della struttura decidono di sottoporlo ad un secondo intervento chirurgico. Le condizioni di Raffaele, però, non migliorano, anzi: il 29enne viene trasferito d’urgenza all’ospedale Policlinico di Napoli, dove viene ricoverato in Rianimazione in condizioni disperate. (Continua dopo la foto)

CRO II POLICLINICO FEDERICIANO
(NEWFOTOSUD)

Per cercare di salvargli la vita, i medici del nosocomio napoletano decidono si sottoporlo ad un’altra operazione, ma nonostante ciò, sabato pomeriggio è sopraggiunto il decesso del 29enne. La chirurgia bariatrica è un intervento di chirurgia generale, e in quanto tale può comportare dei rischi. Nel 95-97% dei casi la chirurgia bariatrica è senza complicazioni, ma purtroppo esiste almeno un 3% di rischio di complicazione da prendere in considerazione. Il tasso di mortalità nei centri ad alto volume, dove si eseguono tanti interventi tutti gli anni, a livello internazionale è registrato come inferiore al 2 x 1000. (Continua dopo la foto)

{loadposition intext}
La maggior parte degli interventi di chirurgia generale ha un rischio di mortalità molto maggiore. Le complicazioni più frequenti sono fondamentalmente due: la possibilità di avere un’emorragia nelle prime ore dopo l’intervento, che capita circa al 2% degli operati;
subire una complicazione di tipo infettivo, come la fistola o la deiscenza.

Ti potrebbe anche interessare: Mamma Giovanna è morta. Le restavano 5 mesi di vita, ma il male non ha voluto attendere

Pubblicato il alle ore 12:07