Papillomi nasali invertiti, cosa sono, sintomi e cure

Avete mai sentito parlare di papillomi nasali invertiti? Si tratta di una di quelle formazioni che compaiono nel naso, nei seni paranasali, per la precisione. Come i polipi nasali, anche i papillomi nasali invertiti sono di natura benigna, ma hanno una struttura molto diversa. Queste neoformazioni benigne della mucosa nasale hanno una forma e una struttura che ricorda quella dei lamponi: bernoccoluta e rossastra.

Ma come si formano? L’origine di questi papillomi è ancora un mistero, mentre si sa con certezza che i papillomi nasali possano degenerare in un tumore maligno. Lo ha dichiarato Giuseppe Spriano, direttore della divisione di otorinolaringoiatria dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma I a Ok Salute. Data la possibilità che degenerino, è fondamentale rimuovere i papillomi in tempo, cioè quando ancora non danno problemi, se non quella di far passare l’aria. Ma quando è il caso di andare dall’otorino? Ci sono delle situazioni in cui l’otorino va contattato subito. Continua a leggere dopo la foto


Vediamo quali sono i casi. Quando il senso di naso chiuso e i raffreddori non passano, ma peggiorano e si protraggono per due settimane o più, è bene consultare un otorino. Con la rinoscopia – che esplora le cavità nasali – lo specialista potrà individuare una neo-massa. In tal caso sarà necessario sottoporsi anche a una Tac. Solo con la Tac, infatti, sarà possibile capire meglio quanto è estesa la massa e da dove trae origine. Continua a leggere dopo la foto

Ma come si eliminano i papillomi nasali? L’unico modo per farlo è attraverso la chirurgia. L’intervento si esegue in endoscopia, attraverso appositi strumenti ottici e chirurgici, con un effetto mininvasivo. Mentre nel caso del polipo, il chirurgo asporta solo il polipo stesso, in caso di papilloma invertito, è necessario eliminare anche una parte del tessuto circostante, e soprattutto la base d’impianto, per limitare il rischio di recidive. Continua a leggere dopo la foto

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Spesso, per l’intervento, è sufficiente un ricovero in day hospital, con anestesia locale. Nei casi più seri, è necessario il ricovero di due-quattro giorni, con intervento in anestesia generale. E cosa comporta il non operarsi? Lasciar crescere i papillomi, senza intervenire, può essere rischioso, sia per la possibile degenerazione maligna, ma anche per il progressivo peggioramento della respirazione, la diminuzione dell’olfatto e la comparsa di sinusiti, anche gravi.

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Pubblicato il alle ore 15:36