Paola Leo e Franco Lordi, rispettivamente casalinga 35enne e allevatore di 41 anni, sono al settimo cielo per la nascita della figlia Nicole, avvenuta nell’azienda ospedaliera-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Un parto che, come scrive il Messaggero, non è stato facile per la neo mamma, Paola, residente a San Gregorio Magno: in precedenza aveva avuto otto aborti spontanei ed era stata sottoposta ad un intervento di metroplastica per via isteroscopica.
Inoltre la donna soffriva di tiroidite per cui assumeva farmaci per la tiroide e una anticoagulante per evitare che la formazione di trombi provocasse un altro aborto. Era seguita dalla dottoressa Rosa Coppola e successivamente è stata affidata al professore Raffaele Petta (che posa con lei nella foto che trovate più in basso). (Continua dopo la foto)
La 35enne è stata sottoposta a specifiche terapie e la gravidanza procedeva bene. Il 23 aprile, però, a 34 settimane di gravidanza, ha avuto la rottura delle membrane con fuoriuscita quasi completa del liquido amniotico. Il giorno successivo, dunque il 24 aprile, per evitare una sofferenza a carico del feto si è deciso di intervenire con un taglio cesareo. (Continua dopo la foto)
L’intervento, si legge ancora su Il Messaggero, è stato eseguito dal professor Petta con il dottor Mario Polichetti e l’ostetrica Elvira Figliolia. L’anestesia, invece, è stata praticata dalla dottoressa Teresa Di Gennaro mentre la piccola Nicole, che pesa 1.850 grammi, è stata assistita dalla dottoressa Annarita Frascogna. Mamma e piccola godono di ottima salute. (Continua dopo la foto)
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Pochi giorni fa un’altra storia a lieto fine era arrivata da San Marzano sul Sarno, nella provincia di Salerno, dove una donna di 37 anni, dopo una prima gravidanza portata regolarmente a termine, è riuscita a diventare mamma di una bambina nonostante 11 operazioni chirurgiche dovute a vari problemi di salute e tre aborti. La donna ha partorito lo scorso 3 aprile sempre all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
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