Aveva solo 49 anni, Paola Frizzarin. La donna è morta lo scorso martedì 30 aprile, nel suo letto dell’ospedale di Cisanello, in cui era ricoverata dalla metà di aprile. Entrata in coma dopo un’emorragia cerebrale, i medici sono riusciti a farla partorire con un parto cesareo d’urgenza ma le speranze della sua famiglia si sono spente due settimane più tardi. Paola era una psicoterapeuta, residente a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, dove era molto conosciuta, è riuscita a realizzare finalmente il suo sogno di diventare madre, ma è durato poco. Il calvario di Paola è cominciato qualche settimana fa.
Si trovava in Toscana per partecipare ad un convegno quando si è sentita male improvvisamente, nonostante mancasse poco alla fine della gravidanza che lei tanto aveva desiderato e che fino a quel momento era andata avanti senza alcun tipo di problema. Tutto inizia con un terribile mal di testa che l’ha convita ad andare al pronto soccorso della cittadina in provincia di Pisa per farsi visitare. Qui i medici hanno subito capito che le sue condizioni erano gravi. Poco dopo ha avuto un’emorragia cerebrale e le sue condizioni sono peggiorate drasticamente, il che ha convinto i sanitari ad effettuare un cesareo d’urgenza. (Continua dopo la foto)
“È un momento particolare per noi – aveva dichiarato il fratello della donna –. Ci hanno detto che per valutare la situazione dovrà passare ancora un po’ di tempo. Abbiamo provato a parlarle, l’abbiamo vista stringere una mano. Aspettiamo con fiducia”. Dopo la nascita del bambino, con il marito costretto a trascorrere le giornate tra la rianimazione di Cisanello e il Santa Chiara, dove si trovava il neonato, le preghiere dei familiari si sono così concentrate tutte su Paola, che però alla fine non ce l’ha fatta. (Continua dopo la foto)
Il 30 aprile ne è stata dichiarata la morte cerebrale. Una tragedia assurda che lascia sgomenta la comunità di Desenzano e quella di Lonato, dove la 49enne psicoterapeuta era molto conosciuta. La sua grande passione era il canto: da tempo faceva parte del coro del Corpo Musicale del paese. (Continua dopo la foto)
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“Siamo tutti sgomenti” racconta Alessia Panza, direttrice del coro ‘Voci del Garda’, ricordando quando Paola entrava orgogliosa in aula per le lezioni: le mani sempre sul ‘pancione’ e il sorriso sulle labbra. “Sarà la mascotte del coro”.
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