“Disastroso”. Tumore al polmone, sempre più donne si ammalano. Intervieni subito, così

Tra le prime cause di morte in Occidente figura il fumo di sigaretta. Una causa evitabilissima che ogni anno uccide solo in Italia 70.000 persone. Le statistiche parlano chiaro: il fumo uccide più di alcol, droga, incidenti stradali, aids messi insieme. Eppure il 20% della popolazione – circa 12 milioni di italiani – continua a fumare. Non solo: secondo i dati dell’Osservatorio fumo alcol e droga dell’Istituto Superiore della Sanità, il numero di donne che fuma è in aumento. Come riporta il Corriere della Sera, siamo passati da 4,6 milioni del 2016 a 5,7 milioni del 2017. Gli uomini che fumano, invece, diminuiscono. “Mai in Italia c’è stata una differenza così bassa tra uomini e donne che fumano – ha detto al Corriere Giulia Veronesi, membro del Comitato Scientifico di No Smoking Be Happy, il progetto di lotta al fumo di Fondazione Umberto Veronesi -. Nuovi dati indicano che il rischio è probabilmente ancora sottostimato. Secondo un’ampia indagine promossa da Fondazione Umberto Veronesi, fuma il 45% delle donne e il 38,6% lo fa tutti i giorni. Sono molte di più di quante siamo abituati a pensare e, se non si riuscirà a invertire questa tendenza, l’impatto sulla salute femminile nei prossimi decenni sarà disastroso. Nel nostro Paese stanno, infatti già aumentando anche le malattie correlate al tabacco nella popolazione femminile”. Continua a leggere dopo la fotoVisti i numeri impressionanti – i rischi che si corrono – la Fondazione Umberto Veronesi ha affidato ad AstraRicerche un’indagine su donne e il fumo in Italia. È stato preso in esame un campione di 1.502 donne tra i 15 e i 65 anni, è emerso che il 35% di esse fuma almeno 3 sigarette al giorno. Un 10%, invece, ha ammesso di fumare una sigaretta ogni tanto. Il motivo? Tenere a bada lo stress. “Sempre più fumatrici attribuiscono erroneamente alla sigaretta proprietà anti stress, la vedono come uno strumento per convivere con le tensioni della vita quotidiana – ha spiegato Giulia Veronesi -. Così le nuove diagnosi e la mortalità per tumore del polmone sono in aumento fra le italiane. Senza contare che, oltre a tutti gli altri danni, nelle donne il fumo compromette la fertilità e la salute riproduttiva, si lega a menopausa precoce e fragilità delle ossa”. Tra le donne interpellate, 3 su 4 hanno ammesso di aver provato a smettere di fumare. Continua a leggere dopo le foto {loadposition intext}

L’85%, invece, vorrebbe smettere. Ma la cosa risulta difficile, ecco perché è consigliabile rivolgersi a un centro apposito che potrà creare una strategia ad hoc per ognuna. Come spiega lo pneumologo Roberto Boffi, “Le strategie a disposizione sono tante: la terapia sostitutiva della nicotina, di cui è stata ampiamente dimostrata l’efficacia, consiste nell’utilizzare diversi medicinali con un basso contenuto di nicotina in modo tale da attenuare i sintomi dell’astinenza. Caramelle, cerotti, inalatori o gomme da masticare possono essere acquistati in farmacia, senza ricetta, ma per stabilire tempi e dosi può essere utile seguire i consigli del proprio medico: in genere bisognerebbe assumerli per tre mesi, con un dosaggio giornaliero da ridurre di un terzo mensilmente”. Ma i metodi sono davvero tantissimi. Purché, però, ci sia la volontà.

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Pubblicato il alle ore 11:11