Calci in pancia e pugni all’ex incinta in mezzo alla strada.

È uscito dalla galera meno di un anno fa e nella serata di domenica 24 marzo ha aggredito la sua ex compagna incinta. Un calcio dritto al ventre a una donna incinta e di cui conosceva lo stato interessante. Il pregiudicato Christian Liuzzi, 35 anni, è stato arrestato. Nel 2010 era finito in carcere dopo avere gambizzato, nel 2010, Alessandro Zof, pregiudicato di Latina, nell’ambito della guerra criminale che si scatenò all’epoca per il controllo del territorio tra clan autoctoni e rom sinti.

I Ciarelli e i Di Silvio misero a ferro e fuoco parte della città per rivalersi su un altro gruppo di Latina retto da Mario Nardone, Massimiliano Moro, Ermanno D’Arienzo ecc. che voleva sfidarli al fine di sottrarre loro l’egemonia criminale e di conseguenza i rami più ambiti: estorsioni, recupero crediti e spaccio. (Continua a leggere dopo la foto)


Come riporta Il Messaggero ”l’altra sera, Liuzzi, libero da poco meno di un anno, ha lasciato la provincia per raggiungere Roma e tendere un nuovo agguato. Questa volta contro l’ex compagna, incinta di 15 settimane, fuggita anni fa nella Capitale proprio per scampare alle continue angherie perpetrate dal 35enne anche attraverso familiari e amici nel periodo in cui era dietro le sbarre”. Liuzzi ha visto scendere dall’auto la donna, a Giardinetti, nella periferia Est della Capitale, e non lasciandole neanche il tempo di accorgersi della situazione di pericolo le ha tirato un calcio in pancia. (Continua a leggere dopo la foto)

La 29enne è caduta dentro l’auto ma Liuzzi non ha avuto pietà e l’ha pestata con cazzotti e botte sul viso, tutto sotto agli occhi della figlia di 10 anni (avuta da Liuzzi). Sul posto sono arrivati gli agenti delle Volanti, che vedendo la donna chiusa in auto con il viso tumefatto e il naso sanguinante si sono avvicinati per chiedere cosa fosse successo. Fuori a pochi metri di distanza il Liuzzi e un’altra donna, l’attuale convivente, anche lei sotto choc per la scena appena vista. (Continua a leggere dopo la foto)

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La donna ha trovato il coraggio di denunciare l’uomo e ha raccontato che ad appena un mese dalla nascita della bambina Liuzzi la colpì al cranio provocandole una ferita medicata con diversi punti di sutura e che nel maggio 2018, Liuzzi ha iniziato a minacciarla. La 29enne ha acconsentito di fargli vedere la bambina, a patto però che fosse la nuova compagna a prenderla in custodia, ma all’appuntamento si è presentato anche lui, che l’ha aggredita ferocemente rischiando anche di farle perdere il bambino che porta in grembo. Il pm anti-violenza Eleonora Fini ha disposto il trasferimento a Regina Coeli in via pre-cautelare.

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Pubblicato il alle ore 10:34