La tua vagina emana cattivo odore nonostante gli accurati lavaggi? La causa potrebbe essere una brutta malattia

Prurito, bruciore, cattivo odore intimo sono tutte condizioni che mettono a disagio una donna. In genere, però, si tratta di fastidi passeggeri che svaniscono senza fare nulla di che. A volte, però, possono essere i sintomi di qualcosa di ben più grave. Per questo è bene non trascurare nessun segnale che il nostro corpo – in questo caso il nostro organo genitale – ci manda. Il prurito, per esempio, può anche essere un sintomo del tumore alla vulva. La vulva è la parte più esterna dell’apparato genitale femminile. Oltre all’apertura vaginale, comprende le grandi e le piccole labbra, il clitoride e le ghiandole vestibolari. A che serve? La vulva facilita la minzione, consente lo svolgimento di rapporti sessuali e in ultimo, ma non per ordine di importanza, permette il passaggio del feto durante il parto. Il cancro della vulva rappresenta il 3-5% delle neoplasie maligne del tratto genitale femminile. L’incidenza, fortunatamente, non è altissima: 1-2 donne su 100.000. Le donne che hanno più di 75 anni sono più a rischio di ammalarsi anche se negli ultimi anni si è osservata una progressiva riduzione dell’età d’incidenza. Continua a leggere dopo la fotoQuali sono i fattori di rischio? Il fumo di sigaretta e le infezioni da papilloma virus. Quali sono i tipi di tumore alla vulva. Il più comune – che si riscontra nel 90% dei casi – è il carcinoma a cellule squamose, seguito dal melanoma, dal carcinoma della ghiandola del Bartolino, dal carcinoma basocellulare e dal carcinoma verrucoso. Il tipo verrucoso è più comune nelle donne giovani e, nel 75% dei casi, è collegato con il papilloma virus. Il tipo differenziato cheratinizzante è più comune nelle donne anziane. In genere non ha a che fare con le infezioni da papilloma virus ma è correlato al lichen scleroso. Ora veniamo ai sintomi. Quali sono quelli più frequenti che non andrebbero mai trascurati? Il prurito, specie se associato a bruciore, è uno dei sintomi d’esordio del tumore alla vulva. Continua a leggere dopo le foto {loadposition intext}

Non solo. Altro sintomo importante è la presenza di una formazione che la donna può sentire al tatto. Anche cambiamenti d’aspetto della pelle, ulcerazioni, noduli, piccole ferite che non si rimarginano sono altri sintomi del tumore alla vulva. Se il tumore è a uno stadio avanzato, si riscontra anche la presenza di sangue, dolore e perdite maleodoranti. Se, nonostante le cure, i sintomi non spariscono, è bene rivolgersi a un medico. In certi casi, si sa, la diagnosi tempestiva può fare la differenza. Come si fa la diagnosi del tumore alla vulva? La diagnosi avviene con una visita ginecologica ed eventuali esami di approfondimento, come la vulvoscopia e la colposcopia. La cura varia in base al tipo di tumore. Può essere chirurgica, per esempio. Anche se in certi casi possono bastare cicli di chemioterapia o radioterapia. Anche la prevenzione gioca un ruolo chiave: sottoporsi a una visita ginecologica annuale, per esempio, può aiutare a tenere sotto controllo la zona.

La tua vagina è “così”, ha questa secrezione? Potrebbe essere la malattia più seria…. Come si presenta il tumore dell’organo genitale femminile


Pubblicato il alle ore 10:29